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Bozidar A. Vukcevic
OPIS SANDZAKA SKADARSKOGA
NAPOMENA:
Smatram da je najbolje da ovaj dokument
prenesem sto blize originalu i da citalac ima dovoljno obrazovanja da razumije
dio koji ga interesuje.
Naglasio sam Stagnievich
overo Cochotte u srcu knezevine Drazevine i rodjake Stagnevichi
u Ljeskopolju kao primjer jednoga posebnoga interesa. Pitam se: koji je
to bolesni um mislio da se moze zatrijeti trag svetorodnome imenu, krvi
i plemenu Nemanjica?
B. A. Vukcevic
Marijana Bolice Kotoranina Opis Sandzakata
Skadarskoga od godine 1614.
Relatione et descrittone del sangiacato di Scuttari,
dove si ha piena contezza delle citta et siti, loro villagi, case et habitatori,
rito, costumi, havere et armi di quei popoli, et quanto di considerabile
minutamente si contenga in quel ducato; fatta da Mariano Bolizza nobile
di Cattaro.
All' illustrissimo signor signor et padron
collendissimo il signor Maffio Michiele. Mariano Bolizza.
Mi e convenuto, illustrissimo mio signor,
per diverse mie occorrenze, degli amici e de patroni, che me l' hanno commandato
per publico servitio et interesse, far diversi viaggi, et trattenermi in
corte presso a diversi personaggi grandi turcheschi, cavalcando buona parte
dell' Albania, tutto il Monte Negro, et insomma tutto il ducato di sangiacato
di Scuttari, ne mi parendo buono di consumare questo tempo nell' otio,
l' ho anzi speso in una minuta osservatione del vivere degl' abintanti
et del podere di quei popoli. Et perche in questo tempo ho anco apparato,
che le strane et inconsiderate relationi, le persone incaute cagionano
negl’ animi de principi gelosissimi de loro stati accidenti di molto rilievo,
mosso da piu rispetti, da questo in particolare, che vedendosi ogn' anno
( da pochi anni in qua) a confini di Cattaro patria mia un adunamento di
confusa moltitudine di gente armata turchescha tendente, par quanto al
di fuori si vede, contro ad alcuni Montanari Albanesi, che si sono ribellati
al signor Turco. Pertanto perche si vegga sensatamente la cagione della
ellevata di queste arme, ove tendano, di che siano compose et da chi guidate,
ho delineato in questi scritti co' vivi et propri colori le citta principali
di questo ducato con li siti loro, annoverati li villaggi et case di quelli
abitanti, nominando, da chi siano particolarmente commandate, quanta gente
da combattere se ne possa ellevare, di che armi armata, el rito, i costumi
et particolari interessi ancora. Vi ho potuto aggiungere appresso una consideratione
del negotio delle lettere publiche, che da Venetia s' inviano a Constantinopoli
all' illustrissimo et eccellentissimo signor bailo, portate da quei di
Monte Negro et da Constantinopoli pur di ritorno dalli medesimi fino a
Cattaro. La strada con le posate, che quelli fan di giorno in giorno, il
dispendio del danaro publico et del tempo insieme. Tutto questo con ogni
reverenza rappresento et dedico a vossignoria illustrissima, supplicandola
a volerlo benignamente ricevere pel censo dell' osservanza et servitu,
che le professo, et in questo poco segno della mia pronta volonta, che
le vive colma d' oblighi, raccolga il molto et attendo desiderio mio, col
quale non solo attendo et procuro di servirla communque possa, ma le prego
da nostro signor dio perpertuatione et accrescimento di quella felicita,
con la quale se ne vive nella sua patria da padre amatissimo, a tutti esemplare
e per integrita di costumi e modi di governo nell' importantissimi carichi,
che le sono commessi, et splendor di nobilita et gentilezza et amabilita
di natura, che lo rendono admirabile; et perfine le bacio humilissimamente
le mani. Raccommandandomele reverentemente.
Di Venezia li 25 maggio 1614.
Realissima e minutissima descrittione e relatione
del sangiacato over ducato di Scuttari, che hora e commandato da Mehmedbey
Ballichienovich turco Albanese,
Dove si legge: in quante parti si divida
questo ducato; quante e queli citta contenga; li siti loro; quanti villagi
habbi nel territorio; da chi sono particolarmente e nominatamente commandati;
con chi confinano; quanta levata di gente da combattere si possi fare da
esso. Dove si vede di piu il viaggio, che fanno li portalettere con li
dispaci publici per Constantinopoli per la strada vechia et per la nova
ancora. Si ragiona, quali siano queste strade; quanta differenza vi sia
di giornata dell' una all' altra cosi d' inverno come d' estate. Si considera,
di quanto interesse sia al publico, che li dispaci vadino piu per l' una
che per l' altra strada. Veggonsi puntualmente gli nomi de luochi e delle
possate, che fanno li medesimi portalettere cadaun giorno de loro camino
da Cattaro fino a Constantinopoli. Si descrivono appresso minutamente li
porti, fiummi et recetacoli de vasselli per la costa del mare d ' Antivari
fino a Vallona; i nomi particolari de villaggi et luoghi delle marine;
di quanti piedi d' acqua habbino li fiumi alle lor boche; il sito di Durazzo,
Croja et Alessio. Si narra brevemente il sito e stato de ribelli Montanari,
che sono al cofin di Podgorizze e sotto la guirisdizione di quelli Turchi
sparsi; quellohebbino operato in due volte doi passe turchi generali ispediti
dal gran signore con numerosissimi eserciti contro di loro per gastigarli;
et quanto sia finalmente con loro et altri in doi anni circa cio seguito;
et in fine si descrivono la citta di Castelnovo et Risano con loro villaggi
sottoposti al ducato et sangiacato di Hercegovina, che sono alle gingive
confine et nel golfo di Cattaro per la ripa del mare.
Dividesi dunque questo ducato o per dir
meglio sangiacato in sei parti principali, cioe: Montenegro, Antivari,
Dolcigno, Scuttari, Podgorizza, Plava.
Prima parte principale Montenegro.
Confina da un capo con Cattaro, essendovi
discorti da questa citta li suoi villaggi per tre miglia con Budua, per
altrettanti con Pastrovichi, con il ducato di Herzegovina, con il lago
di Scuttari, divisio da Podgorizza per il fiume Morazza. Fu dominato dall'
illustrissimo signor Giovanni Cernovichio, che ressedeva in Zabiach, piazza
di sito fortissimo, situata in cima d' una assai erta collina, pietrosa,
fabricata alla moderna. Questa fortezza con la collina da un canto e bagnata
dal fiume Morazza; da altre tre bande ressiede nel lago sopradetto. E circondata
la collina da un borgo de case doicento cinquanta, li cui habitatori sono
per il piu dediti alla pescagione. Questi pescano le scoranze et altro,
che a suo luogo si dira. Delle qual case 250 la maggior parte sono christiani
di rito serviano. Nella fortezza vi ressiede solamente il desdaro agga
et padrone turco, che la governa in nome del gran signore, et entro vi
possono essere da 15 case non troppo grandi per il piu distrutte con la
chiesa altre volte de san Zorzi, che serve loro per moschea. Questa prima
parte di Montenegro e constituita da novanta villaggi, che fanno case 3524;
puo far gente armata da combatter 8027, de quali vi possono esser 1000
arche-buggieri, il resto spada, targa e giavarina.
Contiene in se cinque parti. - La prima
e di villaggi dieci, detta la Huna. - La seconda, commandata dal spachi
Vuio, nella midolla del monte contien villaggi 32 detta Gliubettin. - La
terza Pliesiuzi contien 4 villaggi, et questa confina con Herzegovina,
come a suo loco si dira - La quarta Cerniza contien in se villaggi 25,
confina col lago et con Pastrovichio. - La quinta Gliescopoglie, nella
quale sono villaggi diecinove, confina con Podgorize. Si deve avertire
nella descrizione, che il primo numero, che sara notato di lettera C nella
margine, dinotera le case; il secondo con la lettera G significhera gente
armata.
C n. 200. Villa Gnegussi Miraz Zalasi,
commandata da conte Nico Raizen. G n. 480.
Gnegussi e situato nella somita d' un monte,
a piedi del quale vi ressiede una campagna, che circondata da corona di
monti rappresenta la forma d' un teatro di terreno festilissimo atta alla
coltivatione di diverse sorte di biade, che altri frutti et piante non
vi possono persistere dal fredo e gran copia di neve, che tiene coperto
qual lucco tal volta per tutto maggio. Mietono li formenti et biade d'
agosto et di settembre per il piu. Miraz, dove si contengono alcune case
d' Obod, villa sottoposta al commando del conte Nico Raizcov da Gnegussi,
fu anticamente situato et ascritto nel confin et territorio di Cattaro,
consta per privileggi degli imperatori di Servia fatti a quella magnifica
communita, hora nelle mani de Turchi, e situato al monte, discosto da Cattaro
per il spatio de tre sole miglia, li cui habitatori contesero gran tempo
con gli huomeni della villa di Spigliari, sottoposta a Cattaro et situata
alle falde del castello, per pascoli et confini; apportando quegli d' Obod
li termini de confini loro alle soglie delle porte per cosi dire della
villa di Spigliari, discosto dal castello per un tirar d' archebuggio,
corroborati in un huchiume fatto da un tal Ferisbeg, che per commissione
della Porta di Constantinopoli pose la meta et confini a tutta la Dalmatia
et a Cattaro parimente. Onde l' illustrissimo signor Francesco Bragadin,
she del 1606 fu rettore et proveditore a Cattaro, personaggio di gran valore
et meriti, commise a Marian Bolizza authore sopredetto l' accomodamento
d' un negotio di tanta conseguenza, che da lui maneggiato con diversi sangiachi
del ducato di Scuttari et caddi di Monte Negro, di Podgorize, di Scuttari
et di Pech, che le fecero testimonianza a sua voglia, condusse questo trattato,
accomodato anco a Constantinopoli, felicemente a fine. Fu transportato
il confine del luoco, che dicevano quelli d' Obod in oltre due miglia per
larghezza et otto per longhezza. Questo tutto viene confermato da huchiumi
venuti pure da Constantinopoli, et e da molte sue honorate patenti chiaramente
espresso.
C n. 70. Zetigne commandata da conte Batrich
Vulacov fa gente armata. G n. 170.
Zetigne e posta in piano non troppo fertile
di quattro miglia in circa in longhezza et due di larghezza, dove quasi
nel fine presso a quattro grandissimi e ben acconzi pozzi d' acqua sorgente
e fredissima l' illustrissimo signor conte Giovanni Cernovichio vi fabrico
un picciol si ma bellissimo monasterio de Monaci o Calogieri di s. Basilio
di rito serviano, nel qual vi ressiede un vescovo con 25 calogieri et 40
altri tra chierici et conversi. Questo prelato come metropolito commanda
a tutti gli habitanti di Montenegro nel spirituale, riconoscendo solamente
il reverendissimo patriarca di Pech per superiore.
N. 64. Thieclichi commandata da Radivoie
Radognin fa gente armata n. 160. N. 70. Bielize commandata da Vuchsan Jovanov
180. N. 175. Zuse commandata da Vule e Nico Raicev 237. N. 60. Ozrihnich
commandata da Ivan Raicev 100. N. 24 Bielod commandata da Vuco Nichev 70.
N. 60. Braich commandata da Giuro Vuldin 150. N. 50 Pobor commandata da
Vuco Miglcov 130. N. 120. Mahine, che confina con Budua et Pastovichi,
commandata da Giuro Gegovich 300.
Seconda parte.
N. 70 Gliubottin commandata da Vuco Raizcev,
che e capo di tutto Monte Negro intitolato spachi, perche ha ottenuto in
dominio dalla corte in Constantinopoli alcuni sudditi della sua villa,
fa gente armata 160. N.40 Ceclin commandata da Pero Jovanov 80. N. 30 Gragiani
commandata da Vuchisanpetrov 65. N. 47 Dobro commandata da Radoslav Radognon
120. N. 20 Boccovo commandata da Radogniza Raizcov 40. N. 36. Cossieri
commandata da Raizio Jovassovich 90. N. 15 Pellesse commandata da Nico
Braiov 40. N. 35 Bruich commandata da Vuchssan Radognin 80. N. 15 Orvassi
commandata da Jovo Raizhov 40. N. 20. Arbanassi commandata da Nico Migliev
45. N. 15. Stetari commandata da Rado Jovanov 30. N. 17. Zagora commandata
da Pero Vuchssanov 50. N. 20 Piperi commandata da Bratich Nicollin 50.
N. 16 Dodeza commandata da Marco Danzulov 40. N. 20. Riezani commandata
da Nicaz Giuretin 50. N. 17 Jednossi commandata da Vule Alexin 37. N. 23
Prievosi commandata da Rado Stepanov 50. N. 14. Tamovo commandata da Alexa
Zanov 40. N. - Comarno commandata da Rado Brainov 33. N. 12. Zabes commandata
da Nicaz Boianov 26. N. 25. Segliani commandata da Lacho Bratechiev 60.
N. 21 Jesse commandata da Vuchssan Braianov 50. N. 27 Vlichi commandata
da Mario Giuretin 58. N. 20 Cassize commandata da Vulatto Vucetin 40. N.
17. Jalaz commandata da Vule Boretin 36. N. 19 Gaze commandata da Andria
Giuretin 45. N. 25 Sissoevich commandata da Tomas Jovanov 60. N. 15 Luchii
commandata da Ravzio Ravmillov 38. N. 23. Andrin commandata da Raizo Vilov
47. N. 30 Prevulacha commandata da Giuro Braiov 66. N. 37 Ribassi commandata
da Vucina Jancov 80. N. 20 Druxichi commandata da Alixa Vucetin, confina
col lago si Scuttari, fa gente armata 97.
Tretia parte.
N. 47 Pliesivzi commandata da Vuchich Mircetich
100. N. 50 Braicovich commandata da Marco Brithvich 120. N. 60 Gardovo
commandata da Nicaz Perov 160. N. 70 Ranci commandata da Vuco Marcov, confina
con Herzegovina. Pliesivzi ha un lago non troppo grande, fertilissimo di
pesce d’ acqua dolce, nel quale si pescano li carponi; e discosto da Cattaro
per due giornate legiere. Se ne prende anco nella fiumana poco da li discosta
trutti grandissimi, et che arrivano al peso di cento et piu libre, come
a suo loco si dira.
Quarta parte.
N. 47. Garbavaz commandata da Rado Stiepov;
da qui comincia Gliescopoglie n. 105. N. 33 Goriciani commandata da Nico
Boiov 70. N. 29 Piranichi commandata da Raizco Mijov 60. N. 41. Desichi
commandata da Rado Raizcov 97. N. 31 Farmachi commandata da Stanissa Juonov
60. N. 25 Stagnevichi commandata da Rado Gruin 57. N. 43 Goriza commandata
da Raizco Torban 100. N. 52 Momessichi commandata da Vuco Mixov. Questa
villa confina con Podgoriza, dividendola da essa Morazza fiume 120. N.
38. Vuranichi commandata da Nixa Popov 87. N. 27. Tolossi commandata da
Raizco Vuchmirov 58. N. 41. Lusniza commandata da Braian Marcov 90. N.
32. Beri commandata da Sale Jovanov 70. N. 29 Steche commandata da Nico
Lazov 60. N. 37. Orvasi commandata da Andrea Jovov 83. N. 24. Buronich
commandata da Braio Peiov 53. N. 31. Crusce commandata da Ivan Vuchsanov
72. N. 53. Comani al monte commandata da Lach Braiov 150. N. 60 Comani
da basso commandata Vuiach Nichssin 160. N. 38 Villeniza commandata da
Tomas Bratichiev 93. N. 28 Comette commandata da Andrias Dabov 62. Stagnievich
overo Cochotte commandata da Peio Vrancov 127. N. 21. Gradaz commandata
da Stano Vuiov 51. N. 27 Dobrotichi commandata da Vuchovis Alexin 60. N.
24 Golemadi commandata da Belo Vuicov 57. N. 32 Suri commandata da Lalla
Tomasev 72. N. 29 Jednos commandata da Todor Vuiazin 63.
Quinta parte.
N. 60 Grabovgliani comincia Carniza commandata
da Vuco Danciulov 130. N. 37 Optocich commandata da Dabaz Nicolin 95. N.
45. Vtrag commandata da Nico Dabov 100. N. 40 Tomichi commandata da Vuchman
Lugn 88. N. 51 Barielli commandata da Stiepo Stanov 130. N. 30 Buchiovich
commandata da Vuco Migliov 90. N. 36 Gluxido commandata da Miko Vuletin,
confina con Pastrovichi 90. N. 40 Linigniani commandata da Lalla Vucetin
100. N. 38. Charuzzi commandata da Dabaz Vuletin 90. N. 31 Boglievich commandata
da Marco Dancialov 80. N. 43. Sottovichi commandata da Rado Grepiev 94.
N. 30. Briesi commandata da Vuchich Nicov 70. N. 42. Dupillo commandata
da Giuro Dabcev 100. N. 50 Orahovo commandata da Vulatco Boiov 110. N.
28 Sabes commandata da Giuro Nicov 60. N. 25. Godignie commandata da Nico
Raizcov 56. N. 40 Tarnovo commandata da Vucoslavaz Radognin 100. N. 30
Badglavi commandata da Dacivo Dabecci 70. N. 27. Comarno commandata da
Vule Tomasev 60.
Nota, che dalle due prime parte de villaggi
del Monte Negro vengono levati gli huomeni, che servono per portar le publiche
lettere, che vengono da Venetia con fregate ordinarie a cio deputate da
Cattaro a Cattaro, et da quell' illustrissimo rettore per commission del
eccellentissimo senato s' inviano a Constantinopoli, et cosi di ritorno
da Constantinopoli per Cattaro, da dove sono mandate a Venetia con le fregate
medesme. Questi possono essere al numero di cento cinquanta piu o meno
secondo l' occasione del bisogno, la maggior parte de quali continuamente
sta a Constantinopoli a provigione, da dove sono spediti di volta in volta
con quel salario, modi et conditioni, che a loco suo si dira distintamente.
Dicesi di piu il principal monte, che sorpasta
alla citta di Cattaro, et anticamente fu suo confine, appar per privileggi
sopradetti, chiamasi Lovckien, detto in italiano monte Sella, monte d'
altezza eminente e tale, che dalla sua somita, quando e sereno, vegonsi
in mare verso ponente maestro Augusta, gl' Augustini, verso levante Durazzo
et Scuttari. Questo monte e abbondantissimo e tutto ripieno di limpidissime
e freschissime acque sorgenti, che passandole per accessi secreti fanno
abbondamente la citta di Cattaro ancora. Quivi per ispacio di dodici miglia
continui per la corona vi sono pascoli amenissimi, laonde quando da caldi
estivi e troppo travagliata la humile e richa pecorella trova ristoro abbondante,
si che pasciutasiet abbeverata, se ne riposa le piu arse hore del giorno
sotto a grandissimi numerosissimi et amenissimi faggi, alberi frasini,
zappini, che le fanno ombra tutto il giorno. A questo monte tutta la gente
del Monte Negro d' esta cominciando di maggio conducono le numerosissime
armenti loro, dove fabricate le case di macerie coperte di paglia, di segala,
sostenute da travi conteste di vimeni, ricevono con gran diletto e gusto
l' entrate, che dalle turme se ne procura il provido pastore, riducendole
poi verso a luochi maritimi di ottobre, dove se ne giacciono, fugendo e
reparandosi dal freddo fino ad aprile. E composto da infinite fertilissime
valli, alle quali li faggi servendo per teatro l' ingrasseno con le frondi
sue. Si che qual terreno morbidissimo produce biade in abundanza come orzi,
segale et vena; dove si segano grassissimi et abbondantissimi fieni. Questo
monte e abbondante di diverse fiere selvagi, come orsi, porci cingiali,
luppi, luppi cervieri, volpi et simili; oltre che anco e abbondantemente
ripieno di pretiosissimi simplici et di molto valore, di che ne possono
far fede diversi valentissimi huomeni simplicisti, che d' Italia et d'
altri paesi del mondo per haverli si sono piu volte conferiti a Cattaro.
Zuze villa connumerata nella prima portione
di Monte Negro detta Cattuni et discosta da Cattaro per una buona giornata
produce pegola tenera detta catram, che da mercanti viene poi condutta
la piu parte a Venetia. Dal Monte Negrovien servito Cattaro di formenti,
altre biade, formaggi et carne abbondantemente. Detto catrame viene anco
da villaggi sopra Risano in abbondanza. Vintiuno villaggi della quarta
parte, che e Gliescopoglie, e situato in campadetta, amenissima e
fertile, la quale e irrigata da tre fiumare copiosissime di pesce, una
delle quali e Morazza altre volte detta, che divide il piano di Gliescopoglie
et il Monte Negro ancora da Podgorize.
Seconda parte principale del ducato.
La seconda parte principale di questo ducato
e Antivari et suo territorio. Si descrivono dunque li villaggi, che sono
del territorio d' essa citta, e comincian dal confin di Pastrovichi.
N. 60 Spizza commandata da Giuro Marcov
150. N. 40 Sozina commandata da Dumo Lichi 80. N. 40 Suissa commandata
da Pero Vitich 87. N. 20 Zubar commandata da Nico Perov 45. N. 30 Toghemeddi
commandata da Vuco Strepiev N. 70. 25 Michulich commandata da Luca Matuscov
60. N. 50 Gradoevich commandata da Giuro Marcov 130. N. 30 Poddi commandata
da Peri Vucha 80. N. 500 la bella citta d' Antivari, che del 1572 si perse,
il Turco l' acquisto, e situata in un capo d' una pianura amenissima et
fertilissima, che sopra ad un' erta collina posta, scopre la campagna.
Possono esser entro 400 case; nel borgo, che li sta a torno, dove in giardini
et luochi delitiosi vi stanno i principal Turchi, possono essere case cento.
In tutto puo fare gente armata 500. N. 40 Dobra Voda commandata da Rado
Giurosi 100. N. 25 Rau commandata da Giuro Strepiev 54. N.20 Cumgni commandata
da Schuchi Giurov 46. N. 260 Marchoevich commandata da Maro Nicov 1000.
Questi Marcoevich erano al pari di Pastrovichi privileggiati dalla serenissima
republica di Venetia et proviggionati ancora. N. 20 Gorana commandata da
Dumo Luchi 45. N. 30 Gionclovichi commandata da Andrea Druxi 70. N. 30
Crutte commandata da Giur Secha 75. N. 15 Salichi commandata da Pepa Mexigli
40. N. 60 Pargaz commandata da Pepa Giurovich 130.
Nel territorio d' Antivari vi ressiede
l' antichissimo convento e monasterio di santa Maria di Rotazzo abbatia,
fabbricato dalla regina Helena et suo figliuolo Stefano Uros imperatore
di Servia, le cui entrate per la maggior parte sono nel confin di Pastrovichi
subditi del serenissimo domino veneto, luogo chiamato Lugh, oltre diversi
altri luoghi situati in Pastrovichio sottoposti alla medesima rendita,
poiche tutta quella pianura, che e di sei miglia di longhezza et tre di
larghezza, dove sono piu villaggi, come sottoposta a quella chiesa et contenuta
nella sua dotatione, il risponde il terzo, il quinto, il decimo delle entrade,
le quali sono hora dilapidate dacalogieri di rito servo Pastrovichi contra
l' intentione dell' abbate et retor di quella chiesa, che e prelato catolico
provisto dalla santa sede apostolica.
Terza parte principale del ducto.
La citta di Dolcigno, situata a ripa del
mare in sito amenissimo con un fertilissimo et abbondantissimo territorio
d' olivari et d' altri arbori fruttiferi molto pieno; si perse questa citta
la passata guerra del 1573 venuta nel poter dei Turchi. Vi mantiene 300
Ullafazi, che sono suoi stipendiati, continuamente. Puo fare 300 case col
borgo, et gente armata 800.
Questi Turchi fatti Levente con piccole
fuste molte volte travagliano li vaselli, che trovano deboli, et che vanno
in Albania per carricar formenti, o che carrichi se ne vengono di ritorno
verso Budua a Cattaro.
N. 70 Gerana commandata da Marco Crutta
180. N. 50 Bratizze commandata da Gion Salechi 127. N. 50 Porubbi commandata
da Luca Mida 130. N. 20 Scoimiri commandata da Andrea Porubba 42. N. 70
Cullumsi commandata da Piene Bitti 170. N. 30 Pistulle commandata da Colla
Castrat 70. N. 100 Zogogni commandata da Paulo Soimira 237. N. 20 Medi
commandata da Masa Porubba 40. N. 25 S. Nicolo di Boiano commandata da
Marin Precha 60. N. 20 Rezzi commandata da Pepa Jubani 50. N. 20 S. Zorzi
commandata da Marin Colla 45. N. 28 Bellagni commandata da Tusi Giez 65.
N. 30 Gorizza commandata da Colla Andrev 70. N. 27 Samaris commandata da
Giez Gion 65. N. 35 Morichi commandata da Vucha Messi 80. N. 20 Mattan
commandata da Dedi Scaffi 45. N. 30 Busigattani commandata da Vucha Sulla
N. 70. 26 Sachulli commandata da Marin Colla 60. N. 36 Doxan commandata
da Colla Marchun 80. 45 Barbaruss commandata da Dre Lecha 100. N. 40 Ginani
commandata da Colla Pev 90. N. 50 Suaz commandata da Pep Mida 120. N. 30
Selitta commandata da Gion Colla 70. N. 22 Bratizza commandata da Giury
Lecha 47. N. 19 Summe commandata da Pale Nichi 40. N. 50 Cadorcho commandata
da Dumo Luci 120. N. 30 Rasti commandata da Prev Bitti 70. N. 20 Midde
commandata da Lech Parubba 43. N. 40 Baochognich commandata da Gion Giuronich
90. N. 15 Cravar commandata da March Hicha 40. N. 45 Oblieh commandata
da Michi Pale 110. N. 40 Robott commandata da Peri Vucha 100.
Seguono li villaggi dal ponte di Scuttari
alla falda del monte per la riva del lago fino Tarniza, 22 villaggi tutti
di rito romano; sicome sono stati tutti fino qui descritti, cominciando
dalla parte del confin di Pastrovich del territorio d' Antivari infuori
di Marchovichi, che una parte fa alla serva.
N. 23 Casina commandata da Giuri Lecha
60. N. 20 Cesagni commandata da Andro Dvoinov 50. N. 50 Sirochi commandata
da Pieri Colla 110. N. 40 Mesigli commandata da Giori Movich 90. N. 30
Velliart commandata da Marchin Colla 70. N. 25 Zogagni commandata da Alla
Andrea 50. N. 20 Schanv commandata da Nilchi Petcho 45. N. 38 Arbanassi
commandata da Drecha Marin 80. N. 40 Gian Vuchi commandata da Pev Colla
90. N. 30 Osterossi commandata da Colla Gion 70. N. 45 Martechi commandata
da Peppa Buiari 100. N. 27 Ruchi commandata da Gion Colla 57. N. 35 Bobovista
commandata da Lucha Mida 80. N. 30 Costagna commandata da Lale Drecha 70.
N. 22 Stelichi commandata da Giure Nicha 47. N. 23 Brizol commandata da
Colla Mengha 40. N. 23 Limane commandata da Giuri Lucha 50. N. 20 Pinculi
commandata da Giovan Lucha 45. N. 100 Sextan commandata da Peri Vucha 260.
20 Morich commandata da Gion Morich 50. N. 30 Crigni commandata da Deda
Sucha 70. N. 80 Seoza commandata da Gioan Cruta 180.
Dalla banda del fiume Bojana verso Scuttari
cominciando da Zadrima per il piano:
N. 15 Mertezi commandata da Pali Griez 40. N.
20 Deragliot commandata da Gion Gievi 46. N. 20 S. Sergio commandata da
Gion Succha 47. N. 30 Bussanti commandata da Punch Leccha 70. N. 40 Serezi
commandata da Gion Scurza 95. N. 60 Daizi commandata da Dedo Sucha 130.
N. 35 Samaris commandata da Giov Vuccha 90. N. 20 Samaris piccolo commandata
da Colla Gievi 43. N. 15 Fraschalli commandata da Andrea Gievi 35. N. 60
Revi commandata da March Giura 150. N. 40 Belagni commandata da Mar Gievi
90. N. 15 Carezzi commandata da Dre Lecha 33. N. 30. Bulugni commandata
da Gion Colla 70.
Treville di Tunisi, che sono di 90 case,
l' una, commandata da Andrea Druic Pev Colla 270 Leccha Dre 600. N. 20
Baxdiza commandata da Palle Nichi 50. N 30 Graquola commandata da Marin
Dre 70. N. 40 Cosmaz commandata da Vucha Sulla 100. N. 25 Chuzi commandata
da Giori Midda 60. N. 40 Lubian commandata da Peppa Suma 100. N. 26 Giosola
commandata da Colla Gievi 60.N. 40 Gucresi commandata da Giuri Lucha 100.
N. 30. Molussa commandata da Prenc Midda 60. N. 25 Selaz commandata da
Colla Gion 40. N. 40 Musselin commandata da Andrea Colla 100. N. 30 Irma
commandata da Pep Marin Colli 80. N. 50 Dobranz commandata da Pre Leccha
120. N. 30 Chopilich commandata da Vuch Vucha 70. N. 25 Griese commandata
da Gion Mixighi 60. N. 15 Vatan commandata da Gion Saluzi 40. N. 40 Busigatan
commandata da Lucha Gion 100. N. 30 Sachalli commandata da Giuri Lucha
70. N. 27 Doxon commandata da Gion Chicha 50. N. 30 Barbaluxa commandata
da Prenc Bitti 70. N. 50 Renesi commandata da Gion Salichi 150. N. 150
Cacharichi commandata da Gion Salichi 400. N. 60 Balladrin commandata da
Pepa Scura 150. N. 40 Rastici commandata da Pepa Soimira 100.
La citta di Drivasto situata alle falde
d' un monte, circondata da monti scoscesi, con un castello in cima d' uno,
che soprasta alla citta a guisa che fa quello di Cattaro col borgo attorno,
piazza forte, non habitata pero molto, benche nel borgo vi siano case habitate
rispetto al piano, che vi siede sotto, coltivato et fertilissimo, e discosta
da Scuttari per dodici miglia, ha apresso due villaggi non troppo grossi.
Fu citta principalissima d' Albania, dove ressedeva un sopra proveditore
per la serenissima signoria di Venetia, dal quale le sentenze di Cattaro
andaveno in appellatione.
N. 26 Gornelichi commandata da Pal Gion
60. N. 60 Rivoli commandata da Dre Midda 140. N. 17 Villessa commandata
da Gion Gievi 40.
Quatra parte, che e la principale del ducato
rispetto alla ressidenza continua del sangiacco.
La bella e forte piazza di Scuttari situata
sopra ad una collina a piedi del lago e del fiume Bojana. La citta col
borgo puo fare case 400 et gente armata 1000.
Il fiume Bojana fertilissimo et abbondatissimo
d' ogni sorte di pescaggioni, ad ogni staggione produce il suo pesce. Dento
di esso sono fabbricate diverse sorte di mollini. Il fiume in se e rapido;
l' attraversa un longhissimo et honestamente alto ponte di legname, che
fa andito per andar al borgo da una all' altra riva. Il lago detto di Scuttari
termina e sbocca nel detto fiume, dove sono construtte diverse peschiere.
Bojana sbocca nel mare, dalla cui bocca fino alla citta sono miglia 24,
cioe 18 fino san Serghio, chiesa posta alla ripa del fiume, di fabriche
sontuosissima et anticha, fabricata dalla regina Elena e dedicata all'
honore di s.Sergio e Bacco, et dalla chiesa fino alla citta sono miglia
sei. Alli scagni, cioe alla bocca vi sono piedi sei, in sette, in otto
tal volta d' acqua competentissima. Contiene nel piano fertilissimo et
amenissimo e ripieni di delitie 12 bellissimi villaggi, che somo sette
alla sua giurisditione de quella parte, che e per andar verso Podgoriza,
li quali confinano con la falda di monti ribelli al Turco. Nel fiume Bojana,
peschiera a canto il ponte e lago vicino alla citta, si pescano diverse
sorte di pesce, come si e detto di sopra, ad ogni stagione il suo, siche
d' aprile si pescano chiepe et gavoni in abbondanza; le chiepe pretiose
e delicate di quattro di cinque libre l' una. Di maggio lizze ed ame grossissimi;
di zugno raine grosse e d' gni sorte; di luglio pascere, rombi, sfogli
d' ogni sorte; d' agosto cievali grossi con botarghe grosse; di settembre
cievoli mezani et anguille; di ottobre anguille d' ogni sorte; di novembre
maurachi; di decembre corbetti et varoli; di genaro sarache; di febraro
scoranze et anguille; di marzo passari, rombi, anguille, raine, d' ongi
sorte.
N. 50 Dobianci commandata da Pepa Sucholi
120. N. 40 Ruse commandata da Mengho Scura 100. N. 20 Vuracha commandata
da Vucha Sulla 40. N. 30 Grillo commandata da Gion Lecha 70. N. 60 Cupionich
commandata da Pecha Campersa 130. N. 30 Cadarum commandata da Drea Marin
70. N. 40 Gradisca comandata da Gion Zuban 95. N. 18 Flacha commandata
da Mesi Vucha 40. N. 20 Rassa commandata da Gion Salico 45. N. 40 Pieraffama
commandata da Lecha Buiari 100. N. 40 Luga commandata da Giec Soimiri 100.
N. 20 Scarglieli commandata da Gion Poruba 43.
Il lago, che si dice di sopra nella descrittione
del Monte Negro et Sabiach, ha cominciamento dalla medesima citta di Sabiach,
nel quale sboccano due rapidissimi fiumi, Morazza, che viene ingrossato
da altri fiumi, che si dira avanti et dal fiume, che ha sortito il nome
dall' illustrissimo signor Zuanne Cernovicchio, cioe dalla fabricha di
case et mollini, che ha in esso fabricato alla ripa, che per il sito et
per la pescagione cosi d' esta come d' inverno riesce amenissimo questo
lago et navigabile, tal volta comosso da rabbidi venti, siche vien navigato
con barche et fregate a vela di quelli, che quelli di Dolcigno corsari
rubbano a Persastrini et Cattarini in Albania. Tornegia 120 miglia, d'
entro d' esso vi ressiedono cinque scogli, e cadaun d' essi sortisse ilnom
proprio del convento di calogieri servi, che ivi habitano. Il principal
d' essi e s. Nicolo di Vuranina, Com, Bescagoriza, Starcevagoriza, Moracnich.
E abbondantissimo d 'ogni sorta di pesce, che produca acqua dolce, dal
quale abbonda anco Scuttari, e le sue pescagioni; e copiosissimo et fuor
di modo d' abori, piopi altissimi, salici e diversi simili, che nell' acque
si nodriscono, dove al tempo del verno cominciando d 'ottobre vi si conduce
un' infinita indicible d' uccelli smerghi detti vulgarmente in turco Carabulach
di tutte le qualita, si che chi oculatamente non ha veduto la quantita
di questi uccelli, a pena il puo credere non che scrivere che gli sia creduto.
Dico pure, che questi uccelli servono d' istrumento principale alla pescagione
delle scoranze in questa maniera.
Dentro il lago verso il monte chiamato
Baragur, vi e fatto dalla natura un theatro in acqua, che lo girano et
circondano altissimi arbori. Puo esser d' un miglio in quadro, dove alle
falde del monte in assai competente fondo d' acqua, che puo essere di tre
passa in quattro, vi ressiedono alcuni mconzegni di vimeni in forma di
nasce grandi, cadauna d' esse al par d' una bote di dieci barilli venetiani.
Hora questi raccomandano a pertiche longhissime et che tochino al fondi,
nel quane sono stabilite, questi d' esta, quando l' acque sono basse, avitichiano
et riparano con ciese diro cosi di vimini, che fanno andar al fondo apresso
le perteghe, che sostengono le nasce, e le fa quasi camera. Queste cosi
poste in acqua s' estendono per longhezza di mezzo miglio. Cadauno de partico
lari conosce il sito suo e la pescagione propria, havendo in dominio chi
dua, chi tre, chi cinque, chi fina dieci nasce, secondo la posibilita.
Vendendosi tal volta il luogo (che volgarmente da loro e detto barca capace
di tre o quattro nasce) fino quaranta e cinquanta talleri all' anno. Hora
le scoranze, che vengono ivi d' inverno fuggendo dal lago fangoso e freddo
si ricoverano al refrigerio dell' acque calsi, poiche quivi v' e l' acqua
sorgente, e se ne riposano godendo. Le nasce con li luoghi di pesche sono
custodite da guardiani per non vi far entrar gl' uccelli fuor di tempo.
Par tendosi da Sabiach barchette in forma di battelletti piccoli fatti
da tronco do rovere scavati d' un pezzo, li quali anco da diverse parti
di lago concorrendo al luogo ordinario di Baraguar, fanno talvolta il numero
di quattro o cinquecento; se ne vien anco dalla citta accompagnato da interessati
et molti Turchi, il Hozza, che e turco sacerdote, e detta per lui un oratione
in turco stando in battelo in mezo l' acque, quando li pare tempo col dibatter
delle mani e col trar un urlo o sgrido da segno alli uccelli, che par l'
attendino et intendino dalle somita degli arbori, et subito volano precipitosamente
al louco della pescagione. Ivi alle acque attufandosi, vaga e dilettevolmente
nuotando si pascono del pesce, che stremito et impaurito dalli medesmi,
non vedendo altro scampo altro reffugio, si ricoverano et cacciano fugendo
entro le nasce. Li Turchi, che li soprastano, et prendonli talvolta vivi
con le mani per diletto e pei rilasciano, poiche vendono il tempo, che
l' uccello s' habbi pasciuto, lo sgridano; quello se le leva d' atorno
con tal strepito e dibatter d' ali, che stornito e bagnato tutto resta
l' attendente, e se ne va posare disosto nell' acqua. Gran cosa diro (professo
nondimeno di dir il vero), che chi tirasse con un archebuggio lungo di
quelli, che all' uccellare nelle lagune in Vinegia s' usano, quanti pallini
ponesse, altrettanti uccelli colpirebbe. Diro di piu, che questo uccello
cosi pasciuto, non si potendo cosi tosto levare a volo, si puo da quelli
de battelli, come ho detto di sopra, facilissimamente prender vivo con
le mani, aspettando le barche adosso, come fosse domestico; e levato e
postosi a sedere sopra gli arbori, mi e accaduto talvolta con archobuggio
amazzarne dieci per volta, gl' altri pure restando sull' arbore senza dimoversi.
Dieri gran cosa, che facendo il volo, vanno cosi di compagnia uniti e ristretti,
che sembrano una densissima e foltissima nube nera, occupando la vista
dell' empispero. Questi uccelli sono privilegiati, che non se le puo tirare,
spetialmente in questo tal luoco di theatro, correndone pena di 300 aspri,
che sono quattro ducati per cadaun morto e la perdita dell' armi. Questo
lo fanno a gran ragione, poiche se non vi fosse questo uccello, non si
sarebbe neanco la pescaggione di scoranze. Ladove gl' habitanti Zabiach
lo tengono in veneratione, e dalla quantita degl' uccelli augurano la buona
qualita della pescaggione. Li padroni delle nasce levano i suoi lavori
per vedervi il frutto delle uccellaresche fatiche, e li trovano tall' hora
carichi, si che empiono nle barche piene, che a questo effetto tengono
maggiore assai de battelli. Vodate le nasce, le tornano a rimetter a luoco,
et cavanle poi, servato il modo sopradetto, un giorno si l' altro no. Vi
concorre in questo luogo gran quantita di persone d' ogni stato, a quali
tutti vengono fatti larghissimi doni e presenti del pesce preso da padroni
delle nasce. Tra le quali tal volta si prende anco tal tencha, che pesa
cinque e sei libre, et anguille per il simile, che sono grate e delicate
assai. Questo lago e abbondantissimo d' ogni e qualunque sorta d' uccelli
immaginabili, anatre infinitissime, cesani, grue, ocche, galinazze, cicogne,
fasani, e simili, e d' ogni sorte parimente d' uccelli di rapina, d' astori
superbissimi, che da Turchi sono presi con rete, e che riescono mirabilmeante.
Vedendosi tal Turco andare in caccia con l' astore la mattina per tempo
in battello, levatogli gli sonagli posarlo a traverso della barca, vogar
sedendo, visti gl' uccelli col sgridargli farli ellevare, a volo far volar
l' astore, cacciare e tornare a casa per tempo con presa de vinti e trenta
anetre.
Il fiume Morazza, che bagna la citta de
Sabiach da un canto, e velocissimo e rapidissimo fiume. Vedesi tall' hora,
che alla fine di febbraro e di marzo vi vanno cinque e sei battelli con
un huomo solo dentro per uno, che tiene in una mano una canna da pescare
con togna di coda da cavallo con ami di meschino adescato di una scoranza
fresca; a seconda dell' acqua vanno questi battelli regendosi per il mezo,
e nel piu veloce corso con un remo, che sedendo per mezoal battello sostiene
con la mano sinistra appoggiato sotto il scaglio, et temoneggia il battello
contro acqua, et all' in su se ne viene dal lago la trutta, dove ha svernato,
perandar ad un altro lago in Pliesivzi, la quale camina cosi per il fiume
cento miglia, e viene cosi presa all' esca della scoranza e da una togna
e canna debolissima, che sostiene tall' una di peso di cinquanta in 60
libre, e rende meraviglia a chiunque mira.
Quinta parte principale.
La quinta parte principale delitiosa e
molto bella del ducato di Scuttari si dice essere, come veramente e in
effetto, Podgoriza, poca cittadella intorniata d' un grossissimo borgo
di 900 case per il piu christiani, si che e citta, borgo e villa ad uno
ad uno. Questa ressiede alla sponda e sopra il fiume Morazza, fiume altro
volte nominato, il quale da un canto e dalla banda destra vardando all'
in giu verso Scuttari la divide la Monte Negro, e dalla banda parimenti
sinistra una estensione de monti inacessibili, ove stanno li montanari
ribelli, de quali a lougo suo si dira. Questi s' allungano per ispatio
de miglia 60 tino a Scuttari.
E perche di sopra, dove si fece mentione
di Pliesivzi, promessi di ragionare del pesce, che si prende nel laghetto
suo, coviene hora esegurilo, et dire parimente, dove e da chi nasca tal
lago, perche si possa dire anco, quanti fiumi entrino in Morazza e l' agrandiscono.
Sopra Pliesivzi d' una asprissimma montagna
nasce il fiume Povia, e callando all' ingui a canto Pliesivzi in piano,
fa un piccol lago, il quale poi da principio ad una grossa fiumana, nella
quale si pescano carpioni, trutte grossissime, tall' una che pesa cento
libre, anguille delicate. Quivi si ricoverano le trutte, che si disse venir
in su dal lago di Scuttari per Morazza via. Questo fiume poscia va vagando
per ispatio di 25 miglia, et si congiogne sotto Momisichi di rimpetto a
Podgoriza con il fiume Morazza. Il qual fiume riceve anco il fiume Ribniza,
che nasce sopra il villaggio Slatizza, congiungesi sotto il borgo di Podgoriza,
nel qual fiume Ribniza vi pescano quegl' habitanti trutte piccole al piu
di diece in dodici libre l' una, luzzi et tenche bellissime. Zievna fiume
parimente, del quale poco piu sotto si dira, nasce nel monte Chuzzi, dove
fa un laghetto, il quale poi si riduce in grossa fiumana larga sessanta
passa, scorre da il quindici miglia, et sotto Gargli si congiunge con Morazza.
In questo fiume si pescano trutte et tenche piccole. Fiume Sitniza nasce
in Beri villaggio di Monte Negro in Gliescopoglie, scorre per quella campagna
per ispatio de cinque miglia, et si congionge anco con Morazza, nel qual
fiume si pescano luzzi et tenche in copia con scoranze appresso. Morazza
fiume sopradetto nasce dalle montagne di Morazza villaggio di Hercegovina,
corre per ispatio di 120 miglia, e sbocca nel lago di Scuttari sotto Zabiach,
agrandito di cinque fiumi compreso quello, che sortitte il nome dell' illustrissimo
signor conte Giovani Cernovichio. In questo fiume Morazza si pescano trutte
grosse, raine, luzzi et scorance. Nel congiongimento, che sotto Momisichi
o per dir meglio recevimento fu della fiumara Povia, un personaggio turchesco
da Podgoriza ha fatto consegnare peschiere sontuosissime e di gran utilita
e rendita, di moto che in nasce longhe, posate al fondo in non troppa acqua,
pendre' delle trutte, che vengono dal lago, di longhezza tall' una di sette
palmi, et in gran copia d' ogni sorte. Servon di sponda o falda di theatro
li monti da un termine e il fiume dall' altro ad una vaghissima e bellissima
campagna principiata dalla cittadella e borgo, lunga sessanta miglia, e
nel piu tra monti e Morazza larga trenta; entro alla pianura sono sostenuti
dicisette villaggi bellissimi e fertillissimi, habitati per il piu da principali
personaggi turchi, che per redur l' entratte loro si hanno fabbricato sontuosissime
fabriche et stalle di cavalli, et la maggior parte dell' anno vi dimorano
a diporto. La bagnano due fiumi grossi, uno Morazza, che e rapidissimo,
l' altro Cievna, aqua limpidissima e chara, che si passa per mezo d' un
ponte assai lungo fabricato da grossi et alti travi di rovere. Puo fare
borgo con la cittadella 2200 persone da combatter, gente bellicosissima
per la maggior parte ( come si dice ) christiani. Fra questi possono essere
250 archebugieri buonissimi con archobugi longhi a guisa d' Algieri d'
un onza di palla; il resto soldati a cavallo con lanze e ragaglieli christiani,
spada, targa e giavarina.
Il sangiaco, quando dalla sua residenza
ordinaria di Scuttari si leva, per il piu ressiede in Podgoriza, per trovar
ivi pascoli perfettissimi per cavalli, biade in abbondanza, con altre cose
necessarie da pascer se et la sua gente. Questi conduce seco per il piu
cento lanze et cento cinquanta archebugieri, rare volte ariva a doicento
detti in turco Sermeni con archobuggi di fessa curti, da fuogo alla turchesca.
Questo luoco gli e a proposito per contrattar per suoi affari, poiche ha
li montanari d' appresso discosti da Podgorizza per quindici miglia, confina
con quelli di Montenegro, che gli stanno lontani per mezzo miglio, di modo
che o tratti l' accordo con montanari, che come ribelli non li danno obedienza,
o pure con quelli del Monte Negro per l' ordinario presente, che spetta
da loro, il tutto gli riesce commodo, oltreche vi e tratto per il piu dall'
amenita del luoco, dove viene ad abitar la prima vera, et sta per l' esta
ancora.
Podgoriza ha diversi Ulafari, Spachi, Zaussi
del gia signor Muttafarachi et Allaibesi, che rollato nel tester o ruolo
del signore a Constantinopoli, vengono con l' ispeditioni loro contenute
in huchiumi cioe lettere credentiali roborate con il mechun cioe sigilli
di caratteri, che si dicono testa del gran signore. Ullafazi sono salariati;
spachi cavalieri, che servono et sono obligati andare, dove se gli commanda
dal gran signore alla guerra, et condur seco secondo comporta il suo timare
cioe proviggione, anco loro, et conducono per il medeno secondo l' amontare
delle proviggioni tante lanze alla guerra Muttafarache per il medeno. Alaibesi
simile questi sono sargenti maggiori de ducati et sangiacati particolari
in campo. Tutti questi proviggionati sono divisi nelli villaggi di montanari,
il quali riconoscono li spachi et altri per padroni, e li somministrano
un tanto d' entrata all' anno, di modo che li portonari et cortegiani dell'
illustrissimo signor Nasuf passa in Constantinopoli sono padroni nel modo
sudetto di Climenti.
Bielopaulichi sotto il commando della militia
di Podgorizze.
Cuzzi et Bratonosivh et in parte Plava
sotto alli soldati di Medun, che il resto di Plava in maggior parte e sotto
sem Zaus da Podgorizze.
Hotti commandati dal signor Zaffer Zaus
et Rozepcceleppi Hazichi.
Vassoevichi sotto il commando di Ahmet
Celeppi Hadrovich et Jesuf Begkarzmich.
Piperi commandati dal signor Mehmet Agga
Glavatovich, che e Muttafaracha.
Slatiza sotto il signor Bego Sinanbegiovich.
Rapsa sotto al commando del spachi Hazo
Moncelovich.
Scarglia et Castratti commandati dal signor
Hazagga Hadrovich.
Hanno sortito nome di ribelli questi montanari,
perche da pochi anni in qua non permettono, che alcuno delli provigionati
suddetti entri fra di loro per dargli l' ordinario censo. Non admettono
parimenti li voivode, che sono esecutor di giustizia, e per dir meglio
justicenti, che castigano ogn' uno per li demeriti all' uso turchescho,
che quelli, che peccano in alcuna enormita, vengono castigati nella robba,
per il piu pagano la globa cioe la condanna alli vaivoda, che comprando
il vaivodato dal sangiacco de tre mesi in tre mesi, representa la persona
sua nel paese.
Seguono li villaggi.
N. 60 Daibabe commandata da Dabaz Vuchssin
140. N. 67 Goriciani commandata da Vulatco Peiov 130. N. 80 Gargli commandata
da Vuco Juvanov 185. N. 100 Golubovaz commandata da Nixa Lachicev 245.
N. 30 Curillo commandata da Daio Nicellizin 78. N. 80 Plavniza commandata
da Nico Raizev 220. N. 70 Gostigli commandata da Rado Strepeov 200. N.
40 Moranovich commandata da Dabo Marcov 95. N. 70 Bischian commandata da
Pavich Jovanov 177. N. 45 Vuragn commandata da Peio Nixin 97. N. 57 Samaris
commandata da Brato Mipov 170. N. 30 Beris Lavzi commandata da Rado Nicov
79. N. 40 Slatiza commandata da Lassa Paios nepote di preto Radagna 100.
N. 60 Vuladni commandata da Andrin 130. N. 40 Grudde commandata da Gassan
Gergelov 100. N. 30 Tusi commandata da Giev Gievi 70.
Grudi e Tusi fra questi 17 villazi sono
di rito romano, come quelli, che sono posti alle falde del monte di Verzi.
Sopra Slatiza a piedi d' un monte sopra una collina, che fa capo ad un
bellissimo piano, vi e l' antichissima citta di Dioclea, fabbricata da
Diocletiano, fu collonea de Romani hora destrutta, e per quanto si puo
vedere dalle vestigie, potea circondare sei miglia. Veggonsi hora diversi
fondamenti di pallaggi, le norme del tempio cathedrale. Trovansi diversi
bellissimi marmi, et in gran copia collonne poste al suolo et di pietra
durissima, che a pena scagliata con martelli dimostra piu colori; leggonsi
in molte lastre in lettere latine scolpito il nome di Paulo Emilio. Non
ha havuto acqua viva, e pure l' hanno fatto venire sotto terra dal fiume
Cievna per traverso d' una campagna e spatio di 12 et piu miglia. Trovansi
di piu diversa sorte di medaglie d' oro et d' argento o di metallo. Li
Turchi da Podgorize se ne servono di pietre ben lavorate et di marmi sopradetti
per le loro fabriche, che le fanno condurre poi da li sopra a carri.
Seguiro a descrivere li ribelli al Turco,
li quali stanno al monte in sito fortissimo ( naturale pero ). Questo monte
comincia al confine del ducato di Hercegovina, et segue per la corona fino
a Scuttari e Chusev Lugi, come si e detto. Sono in tutto undeci villaggi.
Cinque d' essi fa alla serviana et sei altri alla romana.
Li serviani o greci sono:
N. 50 Riovci commandata da Ivanis Rodognin
120. N. 360 Bielopaulichi comandata da Neneza Latinovich et Batrich Tomasevich
800. N. 270 Piperi commandata da Raoslav Bosidanov 700. N. 87 Bratonosich
commandata da Stanoje Radognin 260. N. 90 Vassoevich commandata da Nicolla
Hotasev e Late Loiof 280.
Del rito romano:
N. 490 Chuzzi Albanesi commandata Lale
Drecalov et Neco Raizcov, gente bellicosissima et valorosissima 1500. N.
178 Climenti commandata da Smail Prentasev et Pedda Sucha, gente indefessa,
valorosa et rapacissima 650. N. 80 Rapsa commandata da Prenc Castrat 260.
N. 212 Hotti commandata da Maras Pappa 600. N. 30 Scariglia commandata
da Messa Porubba 80. N. 50 Castrati commandata da Prenc Bitti 130.
Al principio del monte di Chuzzi sopra
Guidde in un taglio del monte, che posto fra duoi fa una collina bellissima,
che resiede sopra ad una spartiosissima pradaria, vi e fabricata la piccola
citta di Medun, piazza ben si di sito fortissima ma mal guardata et quasi
destrutta. Habitan dentro Turchi commandati dall' Agga o Dasdaro, possono
essere da doicento habitanti, gente bellicosissima. Divi prima che il Turco
s' habbi impadronito di Podgorizza, dell' Albania, di Monte Negro et questi
paesi, mentre che l' illustrissimo signor conte Giovanni ressedeva in Zabiach
et dominava, si ricoverono alquanti Turchi commandati da un tal Mraher
Agga capo loro, il quale ben spesso veniva a qualche fattioni d' arme con
la gente del Cernovichio, che tentava di scacciarli da Medun. Concorse
in aiuto de Turchi gran gente da diverse parti, et per benche in una fattione
sanguinosa fatta tra ambiduoi li campi Mraher vi lasciasse la vita con
molti suoi de principali, restarono pero padroni del luoco li Turchi. Da
qui cominciorono li danni del Cernovichio e la perdita del suo stato. Trovasi
per ancora nelle mie mani la lama d' una bellissima semitara d' esso Mrahor
Agga acuistata dal Cernovichio nella medesima fattione, et donata poi a
suoi cognati gentiluomini a Cattaro. A confini di Pech, che e quattro giornate
discosto da Cattaro, che e sedia patriarcale de calogieri di rito serviano
e greco, dove ressiede il patriarcha Giovanni, con gran pompa guardato
et custodito da Turchi Gianiceri ottenuti dalla Porta di Constantinopoli
et da liu mantenuti a proviggione in sontuosissimo pallaggio e ricchissima
e bellissima chiesa, che tiene con grande veneratione diversi copri de'
santi greci, dove si trova un corpo santo del re Millutin di Servia, che
e tenuto in veneratione per li molti miracoli, che ha fatto, detto da loro
svetti Gragli, questo patriarcha commanda in spirituale ( a quelli pero,
che sono di rito servo ) a tutta la Servia, Podgorizza, a Monte Negro et
a Zuppa, fu tenire et contado di Cattaro, come si dira avanti.Trovasi in
spatiosissimo piano copioso di molti e grossi villaggi, bagnato da molti
fiumi non di troppo momento, ripieni pero di pesce, luoco amenissimo e
fertile chiamato Plava, habitato gia da gran numero di commodissimi habitatori,
destrutti hora per la maggior parte dalle rapine et estorsioni di quelli
di Climenti montanari, co' quali vicinano. Conduceano tal giorno per ducento
cavalli di lane fine a Cattaro, standovi discosto per tre sole giornate,
oltre diverse altre sorte di merci, come cere, formaggi et formenti. Tornano
nondimeno ad habitarli li medeni originali habitatori da diverse parti
di Turchia per commandamento del Turco richiamati, havendo fabricato di
nuovo, come si dira avanti, una fortezza a confini di Climenti, che serva
per freno a questi ladri, et per quete di questi di Plava.
N. 72. Trapane commandata da Dragoe Lacov
187. N. 37 Slatka commandata da Perisna Vojanov 78. N. 29 Tresgnivci commandata
da Andria Bojos 57. N. 63 Slarieka commandata da Vuceta Raizev 130. N.
80 Bosechi commandata da Vucassin Raizev 200. N. 42 Cechugni commandata
da Dmiuhar Jovov 100. N. 33 Giulichi commandata da Laco Milov 67. N. 30
Cormasi commandata da Vuchssan Lallecin 70. N. 70 Pannosieniza commandata
da Tomas Bratichiev 150. N. 40 Seole commandata da Hotas Nicollin 190.
N. 60 Lug commandata da Boio Lalov 130. N. 67 Arsaniza commandata da Nico
Millov 148. N. 53 Ulottin piccolo commandata da Pero Ivancev 112. N. 90
Ulottin grande commandata da Pecin Boi 210. N. 29 Jovoino commandata da
Bojo Vaxin 60. N. 37 Comorani commandata da Vuchssan Nicov 73. N. 45 Joancovich
commandata da Rado Vuchov 100. N. 90 Ribassi commandata da Vulatro Juvanov
220. N. 50 Crusuno commandata da Dabisev Bracov 110. N. 60 Grad commandata
da Vuch Honessin 140. N. 70 Trepka commandata da Lale Nicov 157. N. 80
Dossago commandata da Lale Boiov 190. N. 100 Gustigne commandata da Bello
Juvanin 237.
Quivi, come si e detto di sopra, discosto
da Gustigne tre hore di camino et da Climenti altre tente in luoco di sito
fortissimo sopra ad una piccola collina alla fin dell' anno 1612 il gran
Turco fabrico un forte denominandolo Citta nova, di grandezza d' un campo
di terreno, di circuito di 400 passa, contesto di grossissimi travi impironadi,
e rempito di terra pieno con fossi a torno larghi, dove ha condotto l'
acqua, et fattovi tre ponti levatori; ponendovi dentro 200 soldati a piedi
et 50 a cavallo alla guardia. Questa fabricha e stata fatta ad instanza
de Sem Zaus Turcho principale di Podgorizza, perche havendovi egli il timaro
in Plava, ne podendolo godere tra perche era distrutto da Climenti, tra
perche anco non vi podeva andare sicuramente, diede ad intender in Constantinopoli
al gran signore per mezo dell' illustrissimo signor Hasuf passa, li cui
portinari et cortegiani sono interessati nel timaro di Climenti, che per
voler reprimer il furore di questi ribbeli et tenerli a freno et in devotione
si facesse la fabricha, la quale ottenne. Non pero possono quelli, che
la guardano, obstare a quelli di Climenti, che non vadino a robare et depredare
per tutto.
Si e detto di sopra de ribelli montanari
in universale, convien dunque hora scendere a particolari per descriver
li siti, li costumi loro, le fattioni, et quello che sia fra di loro del
1612 et 1613 avvenuto di notabile.
Oltre che, come si e detto altre volte,
questa gente ( che fa il numero di cinque mille trecento ottanta combattenti
) viene ad esser forte per la naturale habitatione e sito di monti forti
et innaccessibili, tutta volta la maggior fortezza loro sta nell' unione
vedendosi, che da poi che deliberarono per consiglio fra di loro fatto
di non dar il tributo ordinario al re, molto meno le dovute provigionia
particolari spachi, come si e scritto di sopra. Tutto questo avvenne per
esser troppo da Turchi tirraneggiati, conclusero con giuramento, il quale
fra di loro viene osservato assai, di non abbandonarsi l' un l' altro,
ma stando uniti soccorrere a chi ne havesse bisogno, e non dar mai adito
a Truchi fra di loro. Ridotti per questa via in stato piu commodo, levanta
la tirrannide turchesca, non potendo marcire nell' otio, datisi a rapine,
andano a turme in dentro fra paese turcho fino a Filipopoli, et deprendando
alla peggio borghi villaggi et carovene di mercantie, s' hanno talmente
arrichiti, che fra di loro et per il piu fra Climenti trovarassi in188
case, che vi sono, in cento dua fornimenti almeno per una da cavallo d'
argento indorato, cioe semitare, briglie, pettorali, et in tal uno fino
selle con lame d' argento et giojelate, che tal un fornimento valera 150
fino 200 cechini d' oro; cavalli di gran prezzo, robba esquisitissima et
di gran valuta; taze, tazzoni d' argento et oro, oltre un infinita d' animali
minuti e grossi. Vanno armati per il piu di spade, trgha e giavarina con
un infinita di fiombe da loro maneggiate esquisitamente; rari archebusi
trovansi fra di loro, con tutto che quelli, che vi sono, per havergli guarniti,
facciano polvere assai buona da per se. Tra tutti li montanari non vi saranno
mai cento archobusi. Questa gente e cosi agile cosi brava, ardita e presta,
e con si bel modo si mette all' ordine per combattere, che rende meraviglia
a chi la mira. Vedendosi fra di loro venir a schiere armati per scaramuziare,
cedere et incalciarsi, schivare et incontrare, ordir aguati e procurarne
il scampo, che veramente pajono pratichissimi e molto esperti, si che riescono
soldati veterani, esercitandosi in simil demostrationi quasi ogni festa,
et per il piu le principali. Il piu di loro caminano scalzi, si che chi
li vede per qualle balze pajon gamoze. Fu et e sollecitata continuamente
da infiniti richiami la corte di Constantinopoli de latrocinij, depredamenti
e ribellioni di questi montanari, che finalmente il gran Turcho si risolse
d' ispedire conto di loro del 1612 un passa, figliuol di quel Mekmet passa,
che fu amazzato al divano, che vuol dire all' audienza, il quale fu investito
nel passaluch di Bossna, che ressiede a Bagnaluca, dandoli il sangiacato
di Hercegovina, che significa in turco biava da cavalli. Questi si condusse
a Podgoriza, et messe insieme da diverse parti da 25,000 combatteni, da
dove ispedi a Cattaro un suo Agga et confidente accompagnato da molti Turchi
principali di Podgorizza et lettere credentiali dirette all' illustrissimo
signor rettore, scrivendo a parte al Bolizza autore sopradetto, che li
dovesse recapitare. Era in regimento all' hora l' illustrissimo signor
Gieronimo da Mollino, il quale come sollectissimo gentil uomo e molto provido
verso le cose publiche havea gia prima, che fosse venuto il passa, avisato
a Venetia il serenissimo senato di quanto occorreva, dal quale li fu mandato
un presente di valuta honoratissimo per il detto personaggio. Hora lette
che hebbe le lettere, et vedute che erano scritte dal chiechaia del passa,
che doppo le altre particolarita, et complimenti le chiedeva a nome del
suo signore il presente ordinaro, le fu anco reposto, che il presente,
che se le conceniva come sangiaco del ducato di Hercegovina, era in pronto,
ma che vedendosi la lettera scritta dal suo chieciaja, che non si sa. che
sia egli snagiaco tale, dovesse avisare di nuovo, et far sigillare le lettera
dal sigillo Muhur ovvero testa d' esso passa; dicendo, che si contentava
cosi, et il tutto per opra del detto Bolizza fu operato et fatto. Venuta
di nuovo la lettera cosi sigillata, furono licentiati li Turchi con la
consegna del presente pur ordinario di Herzegovina, in contracambio del
quale fu mandato all' illustrissimo rettore un bellissimo cavallo.
Fra tanto il passa coll' esercito suddetto,
doppo haver tentato piu volte molti espedienti contro li ribelli, finalmente
essendosi trattenuto per ispatio de tre mesi a Podgorizza, vedendo di non
poter operare ne farli danno alcuno, a tradimento bruso la villa di Biellopaulichi,
et fece schiavi da ottanta anime fra putti e donne et poca quantita d'
animali, essendosi salvati gli huomeni col resto negl' altri villaggi,
e cosi si risolse di partire, dove nel sbandasrsi il campo e marchiare,
dalli montanari furono tagliati a pezzi piu di 300 Turchi Spachi con torli
li cavalli e bagaglie, e fini la guerra senz' altra fattione notabile.
L' anno 1613 fu ispedito da Constantinopoli
contro li montanari ribelli Arsolan passa con sette sangiachi, cioe quel
di Presren, di Pech, di Duchagin, di Chazagnich, di Elbassan, di Zadrimia
et di Scuttari, che conducendo seco l' ordinario di sangiachi, et coadunato
da diverse parti il campo, facendovi esser anco quelli del Monte Negro,
havea messi insieme quindeci milla combattenti, se bene vi correa voce,
che fussero piu di sessanta millis. Questo campo stette otioso per ispatio
di vintiquattro giorni senza far altro, et poi ellevatosi il passa da Podgorizza,
et messi ad uno li spachi et diversi pedoni delm paese, s' invio verso
a Climenti, et ivi dimoro dodeci giorni senza far altro, solo che havuto
a nova per ispie, che vi erano ascosi alquante famiglie di Climenti in
alcuni altri villaggi, questi fece far schiavi, et furono 80 anime putti
e donne. L' altro villaggio di Climenti s' accordo in quindeci schiavi
et mille ducati, et mentre spettava l' effetto dell' accommodamento, mado
cento cavalli a Podgorizze per rifrescamento. Quelli di Climenti aspettavano
li chiriaza ad un passo stretto, et mazzarono da trenta Turchi con tuorli
cinquanta cavalli; di che impaurito il passa, piangendo e dubitando di
peggio, se ne parti da Climenti senza far altro, et se ne venne a Podgorizze,
et subito mando a chiamare a ajuto quelli di Castel nuovo, etando con essi
loro e con tutto il campo a depredare Vassoevichio rillaggio di 85 case,
com si e detto, dove non fece impressa di rillievo, solo che rubo da 60
anime tra putti e donne, ch' erano fugiti per slavarsi in altri villaggi
vicini. Gl' huomini nondimeno della villa se ne vendicarono, poiche al
suo ritorno verso Podgorizze gli furono alla coda, tagliarono a pezzi da
vinti Turchi, et trattenero da trenta cavalli. S' accordo alla fine con
quelli di Bielopavlichi in mille ducati et mdodeci schiavi; e pure li medesimi,
quando fu licenciato il campo, furono alla coda al sangiaco di Cazagnich
et quello di Pech, gli amazzarono da settanta Turchi, et tolsero da ottanta
cavalli, et segiutarono anco il passa al suo partir da Podgorizze, spettatolo
in un boscho, che e passo stretto e di partitio angusto, nominato Chusef
lug, li amazzarono da quaranta Turchi, et tolsero da sessanta cariaggi
tra mulli et cavalli carichi di robbe et bagaglie; et tanto e seguito in
due anni fra li ribelli net questi campi, rissolvendosi le fattioni in
fumo. Di modo che hanno contracambiato li 152 schiavi dal passa fatti et
havuti per accordo con mille ducati con 160 Turchi, che li amazzarono,
et 220 cavalli arrestati, fra quali 60 con bagaglie et carrichi di robbe,
restando nel resto in pace, godendo le robbe, l' havere e le case proprie.
Questo si dice esser successo tra li montanari et il passa fino li X novembre
1613.
1604. Al tempo dell' illustrissimo signor
Marco da Mollin fu rettor et proveditore in Cattaro venne a Podgoriza il
sangiaco di Scuttari Allibeg Memi Begovich, nepote del gran Feris passa,
che fu cosi gran capitanio in Ongaria. Fu dal medemo illustrissimo signor
proveditore cortegiato col presente ordinario, che le accompagno fino a
Podgorizza. Il medemo Bolizza autore, come conoscente et amico del sangiaco,
che altre volte, mentre fu luogotenente del suo fratello Hibraimbeg, che
fu passa in Canissa, dove morse, accolse in casa a Cattaro amalato, et
piu giorni lo trattenne, dal quale fu anco con pari benevolenza corrisposto,
lo presento all illustrissimo signor proveditore, passando fra di loro
diverse di complimenti. Hora volendo questi havere l' ordinario tributo,
presente et altro da quelli del Monte Negro, ne essendoli contributo ne
dato, coadunati insieme da 300 o combattenti, fra quali vi fece venire
quelli di Chuzzi montanari et hora ribelli, volse tentar d' haver per forza
et per via di ferro quello gli negato a parole. Onde passato il guado della
fiumara Morazza, e venuto a Gliescopoglie per entrar in Monte Negro, pose
fuoco at fiamma la villa di Stagnevich et di Goriza, e mentre s' aviava
verso il monte fu incontrato da quelli del Monte Negro, che posti insieme
guardavano quel passo difficile et forte, et venuti seco al fatto d' arme,
lo ruppero et fugarono, che a pena il sangiaco ferito d' una giaverina
si salvo sopra un boun corsiero. Furongli tagliati a pezzi da cento Turchi,
fra quali il suo chiechiaja huomo valoroso, et se non li tolleva l' oscurita
della notte, capitava a male tutto il resto del suo campo. Hora dovendo
gl' ordinarij portalettere, che sono huomini del Monte Negro, come si e
detto, passare per l' ordinaria strada vecchia di Chuzzi instituita fino
da principio, si comincio per via di Cattaro ispedire lettere per mandare
a Constantinopoli; furono li primi, che venivano con li dispaccij publici
pur da quella volta, e non sapevano l' occorso caso, malamente trucidati,
che pero da li in poi non se ne volse arrisicare a passare per quella strada
alcuno; e perche in negocio di tanta conseguenza si doveva provedere con
sollecitudine, cosi ricercando il bisogno et interesse publico, trovarono
un' altra strada per via di Hercegovina, che e piu lunga della strada vecchia
sei giornate d' andare et di ritorno d' esta et d' inverno otto, come dalla
descritione a suo luogo si vedera, oltre che e di maggior spesa, perche
se li portalettere cioe capi sono pagati per la strada vecchia d' esta
quindeci talleri per cadauno per andare et d' inverno vinti, et li medemi
per la strada si pagano d' esta vinti et d' inverno vinticinque. Nelli
quali viaggi novi vi spende di piu il Principe all' anno ducati 500. La
ragione e in pronto, perche posto, che vadino due di spacci al mese da
Cattaro, et che per ogni dispaccio vi vadinodue capi (e vi sara talvlota
che vadino tre, quattro e cinque) sono vinti ducati di piu dell' andare
et di ritorno altrettani; si che all' anno summano 500 ducati di piu oltre
l' impotanza et il prezzo inestimable del tempo, correndovi sei giornate
di piu l' esta et inverno otto, come si e detto di sopra. E perche meglio
s' intenda questo negotio et provi sensatamente, si descrivono qui sotto
li villaggi d' ambedue le strade, et quelli posti sotto al commun arbore,
si vedra la qualita delle strade con li nomi de luochi, e la differenza
che vi passa tra quelle.
Arbore
Strada di Chuzzi vecchia: P. da Cattaro
a Podgorizze, 2 a Plava, 3 Pech, 4 Novosello golos Planina, 5 Cerniza.
Strada di Herzegovina nova: P. Pliesivzi, 2 Dobranci, 3 Millo Cognichi,
4 Brodaresso, 5 Scenize, 6 Novo Pasaro, & Dmitroviza, 8 Pristina, 9
Passando Cerniza a Priespirs, 10 Caiva Rieca, 11 Corniza, 12 Samovzi, dove
21 molin batte ferro, 13 Sanxava, 14 Plovdin cioe Filipopoli, 15 Siroviza,
16 Harmanlia, 17 Tecie, 18 Haps, 19 Bargas, 20 Chiorlia, 21 Chiembargas,
22 Costantinopoli.
Dove occulatamente si puo vedere, che se
per la strada vecchia d' inverno s' arriva a Cerniza la quinta giornata,
per la strada nova vi s' arriva la nona giornata, si che vi e differenza
di quattro giornate d' andare e quattro altre di ritorno.
Alla relatione delle giornate di Costantinopoli
conviene aggiungervi anco et dire il modo del condurre li dispatij. Vi
sta in Cattaro, chi per ordine di sua serenita ha il cargo di questo negotio,
et tiene rollati tanti portalettere huomrni delle due ville di Monte Negro,
come altre voltre s' e detto; si che arrivate che sono le fregate da Venetia
can le lettere publiche, queste si consegnano ad un particolar fante proviggionato
di ducati dodici all' anno, il quale ha carrico di consegnarle in Monte
Negro alli nominati portalettere. Questi andando per la strada vecchia
arrivano a Podgorizze alla villa Slatizza da conte Lasso nepote di prete
Radogna proviggionato do ottanta spudi di sal all' anno, che li vien contribuito
in virtu di lettere dell' eccellentissimo senato dalla camera di Cattaro.
Questi accompagna li portalettere a Grude et consegna a Hassan Hergelovich
conte provisionato pure dal prencipe, che ha carrico d' accompagnarle a
conte Prentas pure provisionato, che l' accompagna fino a Plava et mette
in loco sicuro, et cosi fanno di ritorno respettivamente come vengano per
questa volta. Doppo che per spatio di sei anni haveano fatto la strada
nova li portalettere con la perdita e dispendio d' un cosi preggiato thesoro
che e il tempo et d' otto giornate, e pur li suoi momenti sarebbono tal
volta comprati da principi al costo quasi de stati loro, mentre che con
l' haver le lettere preste e l' haverle tardi possono e dar ripiego e non
remediare a gravissimi negocij. Doppo che vi si spese piu di tre mille
ducati venne pensiero all' illustrissimo signor Francesco Morosini rettore
e proveditore di Cattaro, personaggio di molta esperienza e zelantissimo
verso il publico interesse, d' aprir di nuovo la strada vecchia, et schivare
questa spesa al principe insieme; et tutto, che vi trovasse molti anzi
infiniti artificiosi ostacoli inventati da chi piu mira l' interesse proprio
che il ben publico, tuttavolta con gran prudenza e destrezza superandoli,
chiamato a se Mariano Bolizza autore sopradetto, li commise, ch' egli dovesse
trattare questo negotio con quelli di Cuzzi e di Monte Negro per potervi
assicurare questo passo, et vedere ad una tanta opera alcun buon principio.
Vi s' adopro il Bolizza, et andato in persona a Podgorizze per trattare
con li capi de montanari, vide, che doveasi prima trattare la pace con
quelli di Chuzzi et questi di Monte Negro. La tratto dunque, et apunto
si, che la ridusse finalmente a compimento, che pagando quelli di Monte
Negro la somma di cento dollari a gl' heredi de morti montanari, et fatte
le ordinarie frattelanze all' usanza del paese, li portalettere passassero
libero et quietamente. Et perche meglio et piu sodamente si stabilisse
questo negotio, trovo anco, che levata la paga di proviggione di talleri
dodici all' anno, che si dava a Hassan e Gergelovich a Grude, come inutile,
per esser fuori di strada, si dovesse quella impiegare nella persona del
conte Lale Drecalov, et oltre piu al conte Nico Raizeov pur di Chuzzi si
dovessero dare altri dodeci talleri, perche questi cosi dalla proviggione
alletali dovessero esser obligati a compagnare li portalettere sicuramente
a Climenti, gia che in Chuzzi vi stava il pericolo, quale era inevitabile,
dovendo per forza per di li passare le lettere, volendo fare la strada
vecchia, e ivi consegnate all' ordinario Prentas provisionato, e raccomandategliele
come cosa sua, dovessero sortir buon fine. Raccordo di piu, che si dovessero
dare altri sei talleri all' anno a Raizev Torbau conte di Stagnevichi a
Gliescopoglie, dove dovessero dare di capo il primo di nell' andare da
Cattaro tutti li portalettere, perche egli, come persona poderosa e di
gran rispetto in Gliescopoglie l' accompagnasse sicuro fino a Slatizza
da esser consegnate alli nepoti del prete Radogna provisionato sopradetto,
che l' habbi a condurre a drittura a Chuzzi. Et per vedere un' ottimo effetto
di questo trattamento volse condurre a Cattaro un figliuolo di conte Lale
Drecalov, et in persona il conte Nico Raizeov capi principali et poderosissimi
a Chuzzi et fra tutti li montanari, perche riconosciuti dall' illustrissimo
signor proveditore, potessero personalmente ( quando pero l' apuntamento
fosse parso di rilievo ) stabilire in scrittura questo accordo et trattato.
Il quale approvato dal medemo signor proveditore, celebrata la scrittura
d' accordo con li sudetti nominati, sottoscritta da sua signoria illustrissima
et dal medemo Bolizza, trovati due capi portalettere, che fussero li primi,
accompagno di nuovo li capi di Chuzzi alle sace loro, et insieme spedi
per Constantinopoli per la medema strada vecchia rinovata li medemi portalettere.
Questi passarono sicuri, sicome fecero per quatro man di dispacio cosi
d' andare come di ritorno mentre vi fu in regimento il sopradetto illustrissimo
Moresini, il quale pqrtito, senza altra occasione s' interuppe la medema
strada vecchia, et seguito la nuova, come anco al di d' hoggi con li medemi
dispendj di 500 ducati di piu et pedita di otto giornate di tempo viene
seguitata. E pure tuttavia e sollecitato il Bolizza dalli pricipali contrahenti
e da tutti i capi di quelli montanari suoi amicissimi con lettere affettuosissime,
che dovesse continuarsi la strada vecchia, assicurandola e dandogliela
libera; i quali chiamati da esso Bolizza, si condurebbono dove piu piacesse
a sua serenita et facesse di bisogno per stabilimento di questo negotio.
Resta descrivere il viaggio per terra da
Boiana verso Durazzo, Alessio et Croja, con tutto che sii fuori dell' intentione
et fuori del ducato di Scuttari.
Case N. 20 Pulagni, gente 50. - N. 100
Renesi, gente 200.
Alessio citta, dove ha residenza il vescovo;
tra il borgo e la citta sono case 500; puo fare gente armata 700; e qui
e la scalla de mercanti commandata dal Nasor di Castel novo.
Case N. 40 Matthia, gente 100. - N. 20
Omuragni, gente 50. - N. 100 Lazzi, gente 250. - N. 40 Sanbasto, perche
qui si va verso Croja, essendo discosto dalla suddetta villa per quattro
miglie sole, gente 100.
Croja, che e citta reale, stanza dell'
invitissimo capitano Gorgio Castriotti detto il Scanderbegh, piazza fortissima
et inespugnabile, fabricata sopra ad una collina, e assai ben guardata;
vi si lavora dentro d' armi.
Case N. 20 Xegagni, gente 50. - N. 40 Bellagni,
gente 100.
Pres e una cittadella con un castello sopra
una collina, atornovi il borgo, in tutto case cento cinquanta, che si puo
honestamente guardare e mantenere, gente 350. - N. 300 Lazi, gente 700.
- N. 150 Sanzach, gente 370. - N. 50 Santa Lucia d' Arzenta dall' una e
dall' altra banda del fiume, gente 150.
Durazzo antichissima citta d' Albania,
situata alla falda del mare continuo reccettacolo di fuste barbaresche,
dove si ricoverano come in porto sicuro. Il suo aga venuto in disparare
con un principal Turcho e signor d' Albania nominato Elesbegh, perche havesse
repudiato la moglie figliuola di questo signore trovata giacere con un
suo schiave, e percio da lui perseguitato, dando nelle mani d' alcuni Perastini
suditi di questo felicissimo stato con dua fuste, asportando dalla fortezza
et sua ressidenza le piu pretiose suppeletile, combatuto da un sangiaco
parente d' Elesbeg sudetto, se ne refugi in Budua, venne a Venetia, et
da indi a Cattaro, da dove parti per Constantinopoli, perche per mezo di
quell' eccellentissimo signor bailo come confidente di questo signore recuperi
iltutto e ressidenza d' aga. La citta e quasi sfornita d' habitatori; puo
pero fare quattrocento combattenti col borgo, che la circonda.
Ha sotto di se due villaggi:
Case N. 10 S. Nicolo di Guai, gente 35.
- N. 100 Selletta, gente 250.
Fiumare et porti della Bojana fino a Vallona
per lito di mari con li fondi da cadauna.
Boiana altre volte nominata ha piedi cinque,
sei et sette d' acqua alla bocca et dentro, come si ha detto altrove, compettenti
per ogni grosso vassello et galera finos. Sergio.
San Zuane di Madua, tre in quattro pie
d' acqua. Prin, per il quale si va in Alessio, il simile. Mattia quattro
piedi d' acqua. Ismo cinque piedi d' acqua. Santa Anastasia ponta di Redoni,
porto. S. Piero fuori di Redoni, porto. Arzenta tre piedi d' acqua. Cavo
de Palli, de dentro e Durazzo, porto. Cavo de Lachi, porto. Bascotto ha
tre piedi d' acqua. Pollona ha quattro piedi di acqua. Vovissa ha cinque
piedi d' acqua. Vallona.
Descrittione di 25 villagi di Zuppa, che
furono di nobili di Cattaro, donati a quella magnifica communita dall'
imperatore di Servia, come appare per privileggi, et tenuti doppo la felice
sommessione al leon veneto per ispatio di 120 anni, e poi si ribellarono
al Turco; e territorio di sedeci miglia di lunghezza et sei di larghezza
con due fiumare, dove macinano 50 molini. Questi rendevano alla communita
7000 stara di formenti di livelli all' anno oltre diversi affitti et presenti.
Li quali villaggi sono sottoposti al sangiacato di Scuttari, per benche
dovendo governare le saline del gran Turco, posti nel piano di Cattaro,
sono commandati dal Nasor et Hiemin di Castel Novo, al concier delle qual
saline per commandamento del gran signor ogn' anno il mese di maggio scendono
dal Monte Negro per due mille persone al piano di Cattaro per governar
il luoco delle saline et acconciarle, cavando et netando gl' acquedoti
dal fango et terreno con concorso con li colimi et correntie d' acque d'
inverno, et battendo il sodo de quadri, dove si conosce et fa il sale.
Case N. 50 Dub gente 100, N. 40 Sutuara
gente 100, N. 43 Pellino gente 100, commandati da Jovan Petrov n. 300.
- N. 32 Prieradi gente 80. N. 20 Bensachi gente 40. N. 40 Bogosalichi gente
90. N. 25 Lastua gente 50, N. 32 Svignista gente 70, commandati da Vuco
Domcov n. 375. - N. 20 Prievor gente 45 al confin di Budua, N. 45 Vuranovvich
gente 100, N. 27 Pobardia gente 60, N. 20 Veropci gente 40, N. 30 Cresignia
gente 70, N. 42 Glavatichi gente 90, N. 22 Sacir gente 50, commandati da
Andrea Necori n. 410. - N. 50 Dolli gente 100, N. 20 Cubasse gente 43,
N. 22 Covazzi gente 50, N. 18 Glavati gente 40, N. 25 Succi gente 60, N.
40 Visgna gente 100, N. 17 Plievgni gente 35, N. 21 Puxovich gente 46,
N. 26 Gostocovich gente 57, N. 15 Harvatinich gente 32, commandati da Vuco
Medoci n. 563.
Ville n. 25 fanno case n. 742. Gente da
combatter n. 1648.
Tra questi vi possono essere trecento archebugieri
buoni, il resto spada, targa e giavanina; gl' archebugieri si sono per
la maggior parte esperimentati sopra le barche armate con Uschochi, da
dove licenziati o fugendo portano gl' archobusi a casa. Vivono tutti, come
si e detto, alla serviana.
Questo ducato di Scuttari confina d' una
parte con il sangiacato di Zadrimia in Albania, di sopra con il ducato
di Pech, da un lato con il sangiaco di Herzegovina et dal quatro con le
citta et terra del serenissimo dominio Veneto, cioe con Pastrovichi, con
Budua e Cattaro, et d' ogni lato ha il suo caddi, che e turco iusdicente,
che rende ragione et administra justitia a popoli. Il caddi di Monte Negro
ha la ressidenza in Gliescopoglie; questo per il piu serve per il concier
delle saline del Turco nel pian di Cattaro. Il caddi di Zetta sta a Podgorizza.
Quello di Scuttari appresso il sangiaco nella detta citta. Il caddi d'
Antivari nella citta medesima. S' estende questo sangiacato per lunghezza
da s. Zuanne di Medua in Albania fino a Biellopaulichi giornate tre et
altre tante per lunghezza da Giegusi confin di Cattaro fino a Pech.
Recconto e sommario de villaggi, citta
et case di titto il ducato di Scuttari con quanta gente armata puossi cavare.
1. La prima parte principale, che e Monte
Negro, contiene in se villaggi n. 90, fanno case n. 3524 et gente armata
n. 8027, fra quali vi possono essere 800 archebuggieri, il resto spada,
targa e giavarina, e sono tutti di rito greco.
2. La seconda parte e Antivari con il territorio
contiene in se 17 villaggi, fanno case non compresa la citta 885 e gente
da combatter compresa la citta n. 2762, fra quali vi possono essere 400
archebuggieri, il resto archi et frezze, spade, targhe e giavarine.
3. La terza parte principale e Dolcigno,
non ha villaggi, et puo far gente armata 800, fra quali sono 400 archebugieri,
brava gente, per lo piu leventi et corsari.
4. La quarta parte principale e Scuttari,
che ha sotto di se 105 villaggi, fanno case non compresa la citta 3544,
et gente da combatter 9240, fra quali vi possono esser 1200 archebugieri,
il resto archi, frezze, spade, targhe e giavarine. Tutti li villaggi di
rito romano Albanesi.
5. La quinta parte principale e Podgorizza
citta della villa et borgo, contiene in se 17 villaggi, che fanno case
1697 con il borgo, et gente armata compresa la citta et borgo 4376, fra
quali vi possono essere 300 archebugieri, il resto spada, targa e giavarina.
Li montanari ribelli sono undici villaggi,
sei di rito romano et cinque serviano, fanno case 2347, et gente armata
n. 5380.
6. La sesta parte principale e Plava, che
contiene in se 23 villaggi, che fano case 1360 et gente armata 3016; fra
quali possono essere 100 archebugieri, il resto spada, targa e giavarina.
La Citta Nova ha dugento soldati pagati
archebugieri et cinquanta a cavallo.
In Zuppa sono 25 villaggi, case 742, puo
far gente da combatter 1468, fra quali esser 250 archebugieri.
Di modo che tutto il ducato e sangiacato
di Scuttari fa otto citta cioe 1. Antivari. 2. Dolcigno. 3. Scuttari. 4.
Drivasto. 5. Zabiach. 6. Podgorica. 7. Medun. 8. Citta Nova.
Questi contengono nelli suoi territorii
288 villaggi.
Questi fanno case 14099.
Fanno gente armata in tutto da combatter
35499, fra quali tutto al piu vi possono essere 3650 archebugieri.
Il ducato di Herzegovina e Bosna confina
con Cattaro e sua giurisditione; onde nell' entrare che si fa nelle boche
del golfo si vede Castel novo, piazza debolissima, quantunque l' altra,
che le soprasta, si potesse per qualche tempo mantenere. Nella citta habitano
Turchi solamente, se ben il borgo e habitato da christiani di rito romano;
puo far gente armata bellicosa quattrocento. Ha sotto di se diversi villaggi;
e costeggiando quei liti per venir in dentro si trova la villa di Draceviza
commandata da conte Hiulo figliolo del conte Millutin; puo far gente armata
n. 700, case 300.
Case n. 60 Morigna commandata da Vuco Petrov,
gente n. 170.
Cernovich Clubi discosta del mare otto
miglia, commandata da Petar Vucetin n. 215.
Case N. 60 Dvarsno fra terra commandata
da Vuchmir Laletin n. 135.
Case N. 90 Grahovo situato in un bellissimo
e vaghissimo piano, commandata da Mile Perin, fa novanta case, fra quali
vi sono vinti turchesche, il resto de christiani di rito servo n. 200.
Case N. 320 Onogosti et Vichtich commandata
dal figlio di Gardan voivoda, confina con li ribelli del ducato di Scuttari,
poiche da Nichsichi fino a Biellopavlichi sono miglia disdotto, puo fare
gente armata 700.
Case N. 700. In fraterra sopra Castel Novo
vi e Trebigne, che e luoco di delitie et di deporto de quei turchi, e lontano
dalla citta una giornata di camino, puo fare gente armata n. 200.
Case N. 80 Corienich discosta per meza
giornata da Trebigne n. 170.
Case N. 100 Gliubomir, che e tenuta da
Begsade Turco capitano di Castel novo et di Narenta, essendovi li suoi
poderi in questa villa, fa case in tutto fra Turchi et Christiani cento
et gente armata n. 220.
Case N. 200 Rudine et Bagnani confinano
con Onogoste, commandata da Radvoie Giuretin et Nixa Lalin, fanno case
ducento et gente armata n. 420.
Case n. 200 Risano a canto il mare vicino
a Perasto e castelletto assai forte con un borgo sotto, di case tra turchesche
e di christiani doicento, fa gente armata n. 250.
Case N. 50 Ledenize con Cresgniego sopra
Risano commandata da Vucihna Nixin n. 100.
Case N. 80 Orahovaz alla vista di Cattaro
alla ripa del mare et in montagna, commandata da Nico Vaiof n. 170.